mercoledì 18 dicembre 2013

Prato: sguardi sul rogo



La mattina del 1 dicembre 2013, in una fabbrica cinese della città di Prato è divampato un incendio che ha causato la morte di sette dipendenti della ditta. La tragedia è stata riportata dai maggiori giornali italiani e cinesi con sfumature differenti.
Tra le testate cinesi, è interessante notare una differenza tra il modo di trattare la notizia in un giornale nazionale come il Quotidiano del Popolo, e in un giornale locale come ad esempio il Quotidiano di Wenzhou. La prima fonte sottolinea in apertura le condizioni di lavoro spesso carenti delle fabbriche cinesi in Italia, e poi ipotizza che l'incidente potrà influire sui rapporti tra i due paesi, probabilmente determinando un cambio di atteggiamento delle autorità italiane nei confronti delle aziende cinesi.
La fonte di Wenzhou, la municipalità da cui proviene la maggior parte dei cinesi in Italia, descrive invece l'incidente in sé, sottolineando il dolore dei familiari e riportando alcune dichiarazioni di Zhou Rongjing, presidente dell'Associazione dei commercianti cinesi in Italia, che riferisce alcuni dettagli sull'intervento delle forze dell'ordine e sulla provenienza delle vittime.
Molti articoli italiani, fin dal titolo, rimarcano soprattutto le pessime condizioni di lavoro dei dipendenti cinesi nelle fabbriche, tema ripreso anche dalla console generale cinese a Firenze, la dott.ssa Wang Xinxia, che ha ammonito la comunità locale e le associazioni degli imprenditori cinesi sul territorio a rispettare le leggi vigenti e ad attuare misure efficaci per evitare altri incidenti. La console ha in particolare ricordato i divieti di improvvisare dormitori e cucine in fabbrica, esortando imprenditori ed operai a contattare immediatamente le autorità qualora si accorgessero di situazioni irregolari.
Nel frattempo l’indagine aperta a seguito dell’incidente ha portato all’arresto di 11 persone, italiane e cinesi, accusate di associazione a delinquere, poiché avrebbero falsificato i certificati di residenza dei dipendenti cinesi. 
Dopo l’incidente di Prato, alcuni assessorati al lavoro, anche di altre regioni, hanno già convocato riunioni per approntare nuove misure per assicurare le condizioni di lavoro e i diritti dei lavoratori nelle ditte cinesi. È realistico che reazioni simili continuino a verificarsi nel prossimo periodo.
FONTE: tnc.com, chinanews.com, world.people.com
FOTO: tg24.sky.it 
Chen Yijing