venerdì 26 settembre 2014

Catalyzing Action





Era dal 2009 che i leader mondiali non si riunivano in un così grande summit per affrontare il tema dell'inquinamento e surriscaldamento globali.
Messa in questi termini, l'incontro tenutosi alle Nazioni Unite, con interventi di primi ministri e famosi ambasciatori UN, assume proporzioni importantissime e da non sottovalutare: perché troppo spesso al termine "globale" ci si gira dall'altra parte, magari con un'alzata di spalle - perché cosa è "globale"? Il mondo "è piccolo".

Ed è in questo mondo sempre più piccolo che tutti devono rimboccarsi le mani, come invita il Segretario Generale Ban Ki-moon, a partire dalle grandi nazioni. 
Il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama è tra i primi ad apparire al summit, con un interlocutore d'eccezione: la Cina.

Il Vice-Premier cinese Zhang Gaoli infatti ha partecipato al summit rappresentando il suo paese e facendo sapere quando la Cina sia impegnata a diminuire le proprie emissioni entro il 2020.
Il Paese infatti basa buona parte della propria produzione industriale su energie fossili, come carbone e petrolio. Il carbone ricopre una grande fetta dello spettro di risorse impiegate, dato che la Cina presenta sul suo vastissimo territorio molti luoghi da cui estrarlo - e quindi molte miniere, con tutto ciò che questo comporta. 

Le responsabilità si USA e Cina quindi, secondo Obama, sono quelle di condurre sulla giusta via le altre nazioni, dato il ruolo prominente che questi due paesi ricoprono nell'economia globale.
E di nuovo "globale", di nuovo questo mondo così piccolo che deve rimboccarsi le mani, e ripulirsi un po'. 

Zhang Gaoli conferma che la Cina si impegna a ridurre le proprie emissioni di carbone del 45% per unità (rispetto ai dati del 2005): sfida non da poco, per il paese con uno tra i più alti tassi di crescita anche in periodo di crisi economica. 

Questo incontro storico, per quanto il premier Xi Jinping fosse assente, è il primo in cui la Cina si impegna davanti ad altri leader a prendere provvedimenti nell'ambito del tema del surriscaldamento globale. 

Questo enorme problema, che è stato visto dalla maggior parte delle popolazioni finora come "fiction", come riferisce uno degli ambasciatori UN, necessita di essere affrontato, e il summit appare come la più grande movimentazione di massa per dare finalmente una svolta a tanti atteggiamenti sbagliati assunti, nel grande, dalle nazioni, nel piccolo da ognuno di noi, con i propri sprechi e i propri capricci. Perché il mondo è "globale", la terra è una, ed è la casa di tutti: proteggerla per i propri fratelli, la propria "grande famiglia", è il minino che si possa fare. 

Chiara Mastronardo

Fonte: BBC News Asia
Foto: BBC News World