sabato 14 febbraio 2015

羊年快樂!

E' l'anno della Capra! 
I festeggiamenti sono iniziati il 14 febbraio in tutto il mondo, e se già da un po' l'esportazione di gadget a forma di capretta imperversava in tutta Europa, è proprio oggi il giorno migliore per festeggiare questo nuovo anno che porterà ricchezza e gioia -  secondo la Tradizione. 

A Roma, così come anche in altre città italiane con grandi comunità cinesi ben integrate nel territorio, la festa è cominciata alle due del pomeriggio lungo Via del Corso, per poi procedere fino alle otto di sera, a Piazza del Popolo. 
Un grande palco ha accolto la Compagnia teatrale di ragazzi vincitori di una famosissima competizione circense in Cina, oltre ad ospitare una singolare lotteria in cui in palio, tra le altre cose, c'era un viaggio per due persone proprio nel continente asiatico.


Ad aprire l'evento, la spettacolare 舞獅 (wushi), la Danza del Leone, da non confondere con la ben più famosa 舞龍 (wulong), la Danza del Dragone.
La 舞獅 infatti viene messa in scena da due soli danzatori, mentre ne servono molti di più per una Danza del Drago, ma la sua particolarità è lo stretto legame che ha con le arti marziali: pochi sanno infatti che i passi eseguiti dai ballerini sono mosse estremamente antiche e potenzialmente letali.
Ai due dragoni si sono affiancate ballerine che in abiti tradizionali hanno eseguito una danza anch'essa legata al Kung-Fu, con l'aiuto di splendidi ventagli riccamente decorati.

Lo spettacolo, strutturato come una narrazione delle tradizioni millenarie della Cina, è seguita un'esibizione a dir poco acrobatica del corpo di ballo, le cui fanciulle hanno danzato tenendo tra le mani grandi lanterne e attendendo l'entrata del bellissimo assolo tra Imperatrice e Imperatore nel Giardino Celeste.


Questa danza, di epoca Tang, era accompagnata da flauti e strumenti a fiato, e raffigurava l'Imperatore che, destatosi da un profondo sonno scosso da sogni, insegue la sua amata nel Giardino. Solo lei sarà capace di calmare i cuoi dubbi e renderlo amorevole, in uno scambio di passi di danza e musica molto toccanti.


Come a dire, ad ogni principe la sua principessa.
Alle danze Tang sono seguite esibizioni davvero sorprendenti e impossibili da catturare con una macchinetta fotografica, in cui il gruppo si è cimentato in complessi numeri acrobatici, tra cui anche quello che gli è valso il premio di "Migliore della Cina".

Dato che l'anno cinese comincia a febbraio, quest'anno per puro caso il 14, e le celebrazioni terminano solo dieci giorni dopo con la bellissima Festa delle Lanterne, a seguito dei numeri acrobatici si è potuto assistere ad altri esempi di musica, come il concerto con strumenti tradizionali dedicato all'avvicinarsi della Primavera:






Prima del grande spettacolo pirotecnico organizzato per l'occasione sulla terrazza del Pincio, l'ultima danza è stata dedicata alla Gioventù e all'Amore, forze estreme fuse alla perfezione nell'esibizione di una singola danzatrice in abiti tradizionali caratterizzati da influenze di popoli di tutta l'Asia Orientale. La sua grazia e i suoi movimenti eterei sono qualcosa che tutto il pubblico ha cercato di immortalare, e che certo hanno comunicato a tutti noi la vicinanza di terre così lontane, ma soprattutto, delle persone che le popolano.



Chiara Mastronardo

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