ANNO CULTURALE DELLA CINA IN ITALIA
Il progetto è coordinato ed organizzato dall'Onorevole Giuliano Urbani, Presidente del Comitato per l'Anno Culturale della Cina in Italia.“Il programma prevede numerose iniziative volte a promuovere la conoscenza della Cina in Italia e si sviluppa in un momento di grande successo nella storia dei rapporti dei nostri due Paesi che festeggiano, il 6 novembre 2010, 40 anni di relazioni diplomatiche”, ha introdotto l'Ambasciatore cinese Sun YuXi. Il piano ufficiale coinvolge 9 Dipartimenti governativi cinesi, 22 Enti ed Autorità locali, oltre ai Ministeri degli Esteri, della Cultura, dell'Istruzione, dello Sviluppo Scientifico, l'Ente nazionale del Turismo e molte realtà locali di città e provincie.Al momento sono state vagliate centro iniziative ufficiali che, oltre a promuovere scambi politici, diplomatici ed imprenditoriali, incoraggino anche l'attenzione verso la cultura cinese (il teatro dell'Opera di Pechino e del Sichuan, concerti e spettacoli di musica e danza tradizionale cinese e anche di arti marziali cinesi). L'incontro tra i due grandi Paesi ha molti punti d'interesse comune, come no: chissà che la Cina non voglia soppraffare la sua fama di “mostro economico” e che l'Italia non voglia riconfermare il suo interesse economico e culturale, lontano da diverse ambizioni politiche.In fondo, molte sono le similitudini e le contrarietà nei rispettivi propositi esteri: rispetto del diritto internazionale, impegno nella valorizzazione delle organizzazioni internazionali, rifiuto di ambizioni di egemonie sul piano mondiale, rispetto dell'indipendenza degli Stati e del principio di non ingerenza negli affari interni di questi, e così via. L'unico debole è la poca conoscenza reciproca, limite prevalentemente dell'Italia, che soffre della scarsa diffusione della lingua cinese stessa.Sulla scia dell'entusiasmo del coordinatore Giuliano Urbani, l'Italia farà grandi passi avanti in questo senso: “sono molte le iniziative che bollono in pentola e molte sono il frutto della cooperazione tra Rai, Rai8, Rai International e la CCTV. E anche sul fronte del cinema stiamo lavorando a una collaborazione congiunta voluta espressamente dai cinesi. (…) La verità è che i progetti nascono lungo il percorso. Più ci conosciamo, più sorgono nuove iniziative sino-italiane”.
Federica Agnese
Nessun commento:
Posta un commento